L’ombra del guerriero Pt.2

“Eccomi di nuovo qui, fratello, vittorioso al ritorno da un’altra battaglia. Vedo che l’ultima nevicata ha lasciato traccia del suo passaggio sul tuo vecchio elmo ora imbiancato.. anche lì dove dimori ormai da qualche luna è giunto l’inverno .. la bianca stagione?

Sai , nonostante io ci provi , nonostante provi ad ignorarlo, il mio animo continua a gridare … sento forti le sue urla nella testa, nelle orecchie e la morsa al petto diventa sempre più insostenibile. Non riesco più a combattere. Anche in quest’ultima battaglia all’alba, mentre ero stato atterrato da uno dei guerrieri nemici avevo deciso di lasciarmi andare e che non mi sarei rialzato questa volta. Poi non so cosa sia successo, qualcuno è venuto in soccorso salvandomi la vita … Anche il più temerario, il più forte dei combattenti, l’animo che mai si spezza del quali parlavi, inizia a cedere … non ne può più. La verità è che sono stanco. Stanco di soffrire, di rialzarmi, di provare ad essere ottimista, di provare a fronteggiare tutto quello che la vita ti mette davanti senza successo. Lo sai meglio di me, fratello, posso fronteggiare uno, due, anche cinque guerrieri insieme. Ma se questi aumentano e ad ognuno di essi sconfitto mi si parano dinanzi altri dieci  di loro.. a quel punto dimmi, quanto credi che possa resistere?

Ultimamente, mi perdonino per le parole che sto per pronunciare, neanche le preghiere verso gli dei del valhalla sembrano sortire alcun effetto. Tutto quello che ho sempre desiderato alla fine ho capito non essere fama e gloria, nemici e battaglie, ascia e scudo … no, tutto quello che volevo era vivere una vita tranquilla, serena, in pace … eppure è successo tutto il contrario. Mi viene da chiedermi solo una cosa .. perché? Quale mai sia stato o ancora adesso sia il piano degli dei per me? Cosa si aspettavano da uno che fuori ha l’aspetto di una roccia, ma dentro ha solo tanta paura come un coniglio … uno come me capace solo di seminare morte per la gloria di qualcuno che ogni giorno ha un nome diverso. Io .. io voglio vivere.. dico davvero. Il mondo è un posto meraviglioso .. però non così.

Ah,ah! Mi dispiace, tuo fratello ancora una volta si è dimostrato un gran lagnone. Quasi dimenticavo. Guarda! Questa volta  non sono venuto da solo a trovarti, ma ho portato anche dell’ottimo vino. Alziamo i nostri corni e brindiamo. Per gli dei, alla salute!”

FINE.

L’ombra del Guerriero

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” Rieccomi qui fratello. Di ritorno da un’altra battaglia. L’ennesima. Come vedi, ne sono uscito vittorioso anche stavolta. Ultimamente , però, più passa il tempo e più diventa dura.

L’ho fatto di nuovo.  Ancora una volta ho sfogato il mio dolore attraverso la mia spada sporca di sangue. Non sono riuscito a trattenermi.  Si dice che ognuno sfoghi il suo dolore come meglio riesce, forse questo è il mio modo … non lo so. Quello che non riesco a comprendere, fratello mio; è il perché questo peso sul petto non voglia andarsene. Da quando ho impugnato la spada, di battaglie ne ho vinte non poche.. ricordi quando  da giovani combattenti facevamo la gara a chi riportava a casa l’arma più bella e forte come trofeo di guerra?… Già, è vero, vincevi quasi sempre tu; ammetto che in certe cose avevi più gusto di me. Ahahah!

Questa volta però è diverso. Il nemico da vincere sono io. Non eri tu che dicevi che il più forte guerriero è il nostro spirito che nessuno può spezzare? Credo che questa sia una battaglia già persa. Da quel giorno, quando gli dei ti hanno accolto tra le loro grazie permettendoti di sedere al loro banchetto, cosa mi è rimasto per cui vivere? È una vita vuota la mia.. non ho moglie, né figli ai quali insegnare l’arte della spada …

L’unica cosa che allevia la stretta sul cuore è ritornare qui, come oggi, all’alba, vittorioso dall’ultima battaglia; davanti quest’elmo e quel che ne rimane della tua ascia, che di molti uomini ha preso la vita proteggendo il nostro popolo; in questa pianura sotto lo sguardo protettivo e severo del grande Aruk-ha, dove riposano i grandi eroi come te, per parlarti.

Spero che presto saremo insieme seduti a consumare quel banchetto, alzando i nostri calici per brindare con gli dei.

Il mio scudo è stanco, la mia spada logora, il mio volto scavato dal tempo, il mio spirito spezzato.

La mia mente non fa che perdersi nei ricordi.

Ora, però, è tempo che io vada di nuovo. Il prossimo campo di battaglia mi aspetta, sai meglio di me che di questi tempi non ci si riposa mai.

Sono un guerriero, stanco, solo e provato; ma sono ancora un guerriero. Ricordo bene di avere ancora una promessa da mantenere. La nostra. Forse la solo cosa a cui possa ancora aggrapparmi.

Veglia sempre su di me. A presto, fratello mio. “

FINE.

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